In queste ultime settimane, la diffusione del Worm.Archivarius - è il nome che Kaspersky gli attribuisce - è salita alle stelle, colpendo decine di persone che utilizzano eMule per scaricare file. I suoi sintomi sono un lieve rallentamento del computer in avvio e la presenza di migliaia di archivi compressi nella cartella Incoming del "mulo".
Il file che genera l'infezione ha sempre il nome di Installer-Crack-Keygen.exe, è rappresentato da un cacciavite e una chiave inglese incrociati, ed è presente in archivi che promettono crack, keygen e cose simili:
Il worm è molto subdolo.
Chi conosce a sufficienza eMule, sa che è obbligatorio condividere i file scaricati e contenuti nella relativa cartella di download.
Dato che il malware crea migliaia di archivi nella cartella Incoming, essi vengono condivisi automaticamente, e vengono sparsi in rete senza che l'utente ne sappia nulla.
Una volta avviato, il trojan crea i file NTSpool.exe e WinSecure.exe nella cartella C:\WINDOWS\System32:
WinSecure.exe non è altro che la copia del file Installer-Crack-Keygen. Lo confermano la stessa data di creazione e la medesima dimensione.
Imposta quindi i due file creati in avvio, aggiungendo due valori nella seguente chiave:
HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\Explorer\Run
Al primo riavvio del computer, il file WinSecure.exe viene eseguito giusto per qualche istante, e infesta la cartella Incoming di eMule con quanti più archivi possibili, contenenti il file Installer-Crack-Keygen.exe; questi hanno tutti la medesima dimensione, ma gli vengono assegnati nomi diversi.
Il trojan continua a creare i file, finché trova spazio nell'unità di sistema. Al secondo riavvio, io mi sono ritrovato con ben 74 kB liberi su un totale di 5 GB; il trojan aveva già occupato poco meno di due GB e mezzo con 2222 file:
Il file Installer-Crack-Keygen.exe analizzato su VirusTotal.com
Il file NTSpool.exe analizzato su VirusTotal.com
L'unica rimozione efficace è stata quella manuale, in quanto non sono riuscito a individuare un tool che eliminasse automaticamente la minaccia.
Scarichiamo quindi The Avenger e prepariamoci ad affrontare la rimozione manuale.
Estraiamo adesso l'archivio scaricato in una cartella a scelta.
Quindi eseguiamo il file nominato avenger.exe, raffigurato da una spada.
Incolliamo le righe sottostanti nell'apposita box bianca apparsa:
Togliamo il segno di spunta dalla voce Scan for Rootkits presente in basso a sinistra.
Premiamo quindi il pulsante Execute e rispondiamo affermativamente ad entrambe le richieste di The Avenger.
A questo punto il computer dovrebbe riavviarsi; in caso contrario, riavviamolo manualmente (Start --> Spegni Computer --> Riavvia).
Al riavvio, il problema dovrebbe essersi risolto. Rimangono comunque alcune tracce del worm nel computer.
Per prima, cosa portiamoci nella cartella Incoming di eMule e cancelliamo tutti gli archivi creati dal trojan. Dato che questi sono davvero molto numerosi, il lavoro dovrà essere minuzioso.
Cancelliamo poi i valori che erano stati creati per eseguire in avvio i due file infetti. Portiamoci quindi nel Registro Configurazione di Sistema (Start --> Esegui --> regedit) e navighiamo fino alla seguente chiave:
HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\Explorer\Run
Quindi cancelliamo i valori NTSpool e Windows Security Tool visibili nella colonna di destra:
Come visto nelle immagini precedenti, la maggior parte degli antivirus rileva ormai tutti i file infetti, compreso quello che genera l'infezione. In ogni caso, ricordiamoci di far sempre scansionare i file scaricati da Internet con il nostro antivirus, e, se il file non ci convince, passiamo ad un controllo più accurato. Se necessario, cestiniamo subito il file.
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