E così, dopo alcuni mesi in cui l'accesso al servizio è stato riservato ai soli invitati, la TV digitale di Joost (nome in codice "Venice Project") apre le porte al grade pubblico. Ho colto l'occasione per fare un giro di prova e vedere cosa può offrire la nuova televisione via IP.
Joost (si legge "giust", con la "g" dura) è un progetto degli stessi ideatori di Kazaa e Skype. Come il noto programma di filesharing ed il progettone di Voice-over-IP, anche Joost sfrutta il paradigma peer-to-peer per rendere possibile la fruizione di videoclip e filmati gratuiti su richiesta ("on demand"). Il tutto è organizzato con la metafora del sistema televisivo tradizionale, ma vi sono comunque importanti differenze.
Innanzitutto, il mezzo di diffusione è Internet, e non è quindi necessaria alcuna antenna o ulteriore dispositivo per ricevere i canali Joost: basta un PC relativamente recente (qualsiasi sistema prodotto negli ultimi due-tre anni dovrebbe essere sufficiente) ed una connessione a banda larga da almeno 1 Mbit/s per poter accedere al servizio.
Contrariamente TV generalista, Joost è organizzato in canali strettamente tematici: vi sono "emittenti" dedicate ad argomenti sportivi, informativi, musicali e di intrattenimento, per un totale di circa 250 diverse stazioni.
Ogni canale mette a disposizione una serie di filmati, chiamati "show", che rimangono disponibili on-demand: non è più necessario ricordarsi di "accendere il televisore" ad un orario prefissato, o puntare il videoregistratore: ogni video può essere visto e rivisto a proprio piacimento, a qualisasi orario.
Joost è attualmente una piattaforma chiusa, in un certo senso in netta contrapposizione allo spirito di contenuti generati dall'utente che ha reso celebre YouTube. Ecco quindi che i canali sono gestiti solamente da un pungo di medi e grossi calibri della videoeditoria mondiale. All'utente qualunque è quindi preclusa la possibilità di aprire un nuovo canale o diffondere il proprio materiale. Se da un lato questa scelta limita la quantità di materiale disponibile, dall'altro assicura standard più elevati (sia come qualità audio/video, sia come contenuti) di quanto disponibile sui portali di streaming via web.
Joost non è un videoregistratore: è possibile accedere gratuitamente alle trasmissioni, ma non salvarle sul proprio disco fisso.
Ancora: non è un sistema alternativo per accedere agli stessi contenuti TV via etere: in altre parole, non sono presenti le reti RAI o Mediaset, ed anche CNN, CBS ed altri colossi offrono programmazioni distinte da quanto presentato "via antenna".
Per accedere al servizio è necessario innanzitutto scaricare il client, disponibile per Windows (XP e Vista supportati) e Mac OS X. Gli utenti del Pinguino sono invece esclusi, almeno per il momento.
Dopo la consueta procedura di installazione è possibile lanciare il programma, che parte automaticamente in modalità "tutto schermo" (è comunque possibile ridurlo a finestra in seguito). Da qui, è necessario richiedere un account gratuito per l'accesso. Ultimata anche questa formalità, si viene sintonizzati immediatamente su "Joost Suggest", una trasmissione che mostra una panoramica di quanto presente sui vari canali tematici
Spostando il mouse, compare, in sovraimpressione l'interfaccia, utente del programma. Sulla destra troviamo il pulsante My Joost, da cui accedere ad una serie di funzionalità a corredo, espandibili mediante plugin (denominata Widget): è possibile chattare con altri utenti che stiano visualizzando il medesimo canale, visualizzare un utile orologio analogico, esprimere una valutazione sul canale e poco altro: gli autori rilasceranno comunque a breve un kit che consentità agli irriducibili di sviluppare addon aggiuntivi
Nella parte bassa dello schermo sono disponibili i comandi di navigazione, da cui regolare il volume, ricevere informazioni sul canale e sul video attualmente in riproduzione oppure scegliere uno degli altri show disponibili
Il pulsante alto consente invece di ricevere ulteriori informazioni sul canale, quali il sito web, un breve "about" e poco altro.
La funzionalità di selezione del canale è accessibile dalla parte sinistra dello schermo. Cliccando su Explore viene richiamata in sovraimpressione la selezione dei canali, mentre in secondo piano continua a scorrere il filmato
Da qui è anche possibile cercare un determinato filmato: immettendo "soccer" ad esempio, saranno visualizzati tutti i filmati attinenti al calcio.
L'interfaccia utente è sicuramente uno dei punti a favore di Joost: immediata e intuitiva, consente all'utente di accedere a tutte le funzionalità disponibili in un contesto grafico estremamente gradevole.
Eccellente è anche la reattività del programma: saltare da un canale ad un altro e da uno show ad un altro richiede solo un buffering di pochi secondi: è quindi possibile fare zapping in modo molto simile a quello della televisione tradizionale.
Se la qualità audio è assolutamente superlativa, il video è solo sufficiente. Sul mio monitor LCD da 19" si notano chiaramente gli artefatti introdotti dalla tecnologia di compressione H.264: i bordi sono sfocati e poco dettagliati, mentre nelle scene buie sono visibili gli immancabili "quadrettoni", classici del formato MPEG-4.
La disponibilità di canali gratuiti realizzati con qualità professionale richiede comunque finanziamenti pubblicitari. In Joost sono distinguibili almeno due tipi di messaggi promozionali.
Il primo è il classico "spot" video che interrompe il programma. Non è possibile mandare "avanti veloce" durante la pubblicità, ma per il momento le interruzioni sono comunque in un numero più che tollerabile.
Il secondo è invece un banner di dimensioni variabili che compare nell'angolo in basso a destra. Cliccandovi sopra, si apre il navigatore web e l'utente viene portato al sito Internet del prodotto sponsorizzato.
Il sistema pubblicitario utilizza la localizzazione dell'IP per proporre messaggi promozionali attinenti alla provenienza dell'utente: ecco quindi che l'utenza italiana già riceve spot in italiano, anche mentre sono visualizzate emittenti straniere.
Joost è attualmente alla versione 1.0 beta, e come tale non è esente da alcuni problemi. La prima valutazione negativa riguarda la stabilità dell'applicazione. Il programma infatti non è esente da salturi crash, che forzano a riavviare l'applicazione.
In secondo luogo, una pesante critica alla funzionalità "preferiti": davvero male implementata, piuttosto che consentire di aggiungere/rimuovere i filmati preferiti, si limita a proporre uno storico di quanto visualizzato dall'utente. Recuperare uno specifico filmato diviene quindi estremamente difficile.
Manca inoltre un sistema di ricerca in grado di filtrare i contenuti in base alla lingua, una funzionalità che sarebbe sicuramente di grande aiuto per i non-anglofoni.
Il produttore assicura che l'applicazione si adatta automaticamente alla larghezza di banda disponibile. La mia prova, condotta con una tradizionale ADSL domestica da 4 Mbit/s, ha evidenziato un comportamento non sempre ottimale sotto questo versante: sebbene sia possibile uscire dalla modalità "full screen", tutte le altre applicazioni che richiedessero l'accesso Rete faticheranno non poco a funzionare parallelamente a a Joost, ed anche la semplice navigazione risulta oltremodo lenta.
Sebbene infrequenti infine, sono da mettere in conto alcune interruzioni durante la riproduzione dei filmati, causa congestione della connessione.
Attualmente Joost offre molto materiale diverso, fra cui un eccellente "Reuters Technology" dedicato all'informazione IT, un promettente "Alliance Atlantis Sci-Fi" in cui vengono trasmesse alcune serie di fantascienza inedite, molti canali dedicati allo sport, ai video musicali, alla moda, ed al sempre vivo connubio "donne e motori".
Sembra di essere tornati insomma agli esordi delle TV satellitare: c'è un po' di tutto, ma mancano contenuti di grande successo in grado di trainare lo zoccolo duro dell'utenza televisiva.
Notizie ancora peggiori per gli abitanti del Bel Pese: attualmente Joost presenta un solo canale in italiano, Soccer Channel, dedicato appunto allo sport nazionale. Tutto il resto è in inglese (applicazione compresa), e per di più senza un supporto nativo per i sottotitoli che potrebbero agevolare la comprensione.
Le differenze intrinseche alla tecnologia IP, la diffusione ancora "a macchia di leopardo" della banda larga e le barriere linguistiche relegano oggi il Joost ad un settore di appassionati e curiosi, più che un vero prodotto per l'intrattenimento quotidiano.
Il programma ha sicuramente molte carte in regola per iniziare quel processo di unificazione fra televisione ed Internet che molti profetizzano da anni, ma questo non avverrà sicuramente né oggi, né domani e nemmeno nell'immediato futuro.
Personalmente comunque manterrò Joost installato per fare una capatina, di tanto in tanto, fra i canali del National Geographic o l'umorismo (molto americano) dei canali a tema.
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