Aggiunte alcune precisazioni tecniche, le reazioni del popolo Rete ed i riferimenti ufficiali di Libero.it Raccontiamoci come vanno le cose nella discussione "Quando il provider blocca eMule: commenti ed esperienze"
eMule molto lento o connessione bloccata del tutto: Libero è il caso più eclatante, ma sono davvero moltissimi i provider che da alcuni mesi a questa parte hanno iniziato ad applicare pesanti limitazioni alle connessioni ADSL, rallentando o bloccando del tutto la disponibilità Rete in caso venisse rilevato traffico peer-to-peer generato dal noto software di filesharing.
Non è un segreto che ben oltre la metà del traffico Internet a livello mondiale sia generato dal software peer-to-peer nelle sue varie forme. In Italia in particolare, eMule è la piattaforma più diffusa per questa attività.
Per i provider questo si traduce in una saturazione della banda disponibile: di fatto l'operatore si trova sempre più spesso in una situazione di inadeguatezza strutturale, in cui il traffico generato dai clienti (soprattutto nelle ore di punta) è superiore alle proprie capacità. In aggiunta, non è certo un segreto che la maggior parte del traffico sia generato da materiale coperto da diritto d'autore: in un quadro legislativo eufemisticamente non ancora del tutto chiaro, in molti reputano che anche il provider possa essere considerato parte attiva nella violazione della proprietà intellettuale.
Inadeguatezza strutturale e preoccupazione per le ripercussioni normative sono quindi più che sufficienti per portare molti operatori ad inibire l'utilizzo di questi software.
Le conseguenze dirette di queste scelte sull'utente finale oscillano fra il pessimo e l'ancora peggio.
Alcuni ISP, i più cauti, hanno scelto di rallentare oppure bloccare il solo eMule, applicando un filtro in grado di riconoscere il traffico generato da tale applicazione: con una connessione fornita da un operatore che abbia adottato questa politica, risulta di fatto impossibile scaricare oppure si raggiungono al massimo poche decine di kilobyte al secondo.
Altri hanno adottato invece un approccio drastico: in caso venga rilevato traffico generato da eMule, la connessione viene bloccata del tutto e risulta addirittura impossibile la normale navigazione via web oppure la gestione della posta elettronica.
Il punto di vista di chi vi scrive e di netta condanna di queste pratiche per una serie di motivi.
Innanzitutto, nei contratti per la fornitura di connettività ADSL da me analizzati non vi è il minimo accenno a questa limitazione: sono sicuro che per molti utenti questa clausola sarebbe una valida discriminante nella scelta di questo oppure quel provider!
Dal punto di vista commerciale inoltre, non è pensabile che un operatore venda un servizio che non riesce poi a garantire. Se il provider si trova con una attrezzatura sottodimensionata non è assolutamente tollerabile che il problema venga scaricato sui clienti: è come se un distributore erogasse solo 10 litri di carburante per ogni cliente facendone pagare 20, semplicemente perché altrimenti non c'è abbastanza benzina per tutti...
Questa pratica porta infine ad una demonizzazione di eMule, che certo di per se non può essere considerato qualcosa al di fuori della legalità: sono sempre più numerosi i servizi amatoriali che si appoggiano a questo protocollo per sopperire agli ingestibili costi che possono nascere qualora il traffico cresca più della portata del server (stiamo valutando di fare lo stesso anche su MegaLab.it). Si tratta di una attività assolutamente legale che non può essere compromessa senza che l'utenza ne sia informata preventivamente.
Mentre approfondivo le tematiche di questo articolo sono incappato quasi per caso in una pagina del portale Libero.it dal titolo "Quality of Service (QoS) per un miglior utilizzo della banda larga" in cui sono presenti alcune interessanti precisazioni sull'argomento.
Il documento spiega che i filtri vengono attivati "solo negli orari di punta, solo se necessario. [... ] Fuori dagli orari di punta e quando non è necessario non è attiva alcuna policy di QoS. [... ] La policy di QoS adottata da Libero non blocca alcun tipo di traffico".
Ora, non ho una ADSL con Libero e quindi non posso verificare con mano la veridicità di queste informazioni, ma se così fosse la gravità della situazione sarebbe nettamente ridimensionata: sebbene continui a contestare la mancanza di informazioni precise pre-vendita al riguardo, l'introduzione di limitazioni in casi di alta congestione (purché chiaramente questa pratica rimanga un evento straordinario e non la regola!) potrebbe comunque essere più comprensibile.
Va comunque ricordato d'altro canto che sono molti gli utenti che riportano un blocco totale della connettività (compreso browser web e mailer) in caso sia in esecuzione eMule, e non solo una riduzione della velocità di qust'ultimo..
Una volta inquadrata la situazione, vediamo di capire quali contromisure adottare.
La comunità open source alle spalle di eMule ha finalmente approntato una efficace soluzione al problema, che permette di liberare del tutto "il mulo" dalla prigionia imposta dai provider.
Per prima cosa avrete bisogno di una versione aggiornata di eMule, uguale o successiva alla 0.47b (potete leggere la versione attualmente in uso in alto, nella barra del titolo di eMule).
In caso abbiate una versione precedente, sarà necessario scaricare una release aggiornata (per maggiori informazioni sull'installazione vi rimando alla guida "eMule, un mulo per il filesharing")
Una volta concluso l'aggiornamento, portatevi in Opzioni -> Sicurezza: noterete qui tre opzioni dedicate al Protocollo di Offuscamento. Attivando questa funzione, il traffico verrà offuscato e non sarà più rilevabile come "traffico eMule" dai filtri del provider.
Notate ora le opzioni disponibili.
Attiva il Protocollo di Offuscamento. Attivate questa opzione per rendere effettive le funzionalità di offuscamento. Il manuale ufficiale precisa che non vi sono effetti collaterali nell'attivare questa opzione: vi consiglio di farlo quindi anche se solamente sospettate che il vostro provider applichi filtri ad eMule. Male non fa.
Permetti solamente connessioni offuscate (sconsigliato). "Sconsigliato" proprio no, anzi! Anche attivando il protocollo di offuscamento, eMule ripiegherà sempre su di una connessione "in chiaro" in caso l'interlocutore non supporti la nuova modalità offuscata: è evidente quindi che in questa circostanza l'ISP rileverebbe il traffico eMule. Attivate quindi questa opzione per assicurarvi che tutto il traffico da voi generato sia offuscato.
Va comunque precisato che, almeno fino a quando la maggior parte dell'utenza non aggiornerà il proprio mulo, potrebbe verificarsi una drastica riduzione del numero di fonti, e quindi un rallentamento generale nei download. Ma, d'altro canto, scaricare poco è pur sempre meglio di non scaricare affatto!
Disattiva il supporto per le connessioni offuscate. Disattiva del tutto le funzionalità di offuscamento (anche se, in tutta sincerità, non sono riuscito a capire la differenza fra questa opzione e Attiva il Protocollo di Offuscamento..). Ad ogni modo, ponendo la spunta a questa opzione verrà disabilitata del tutto la componente di offuscamento: non vi sono né benefici né ragioni pratiche per farlo e sinceramente non mi stupirei se questa opzione venisse rimossa dalle prossime release del programma...
Nella prima stesura di questo articolo ho dimenticato di fare una precisazione importante: la documentazione ufficiale precisa che l'offuscamento non è supportato per il traffico UDP generato dalla rete Kad (per motivi di retrocompatibilità, a quanto pare).
In caso la procedura sopraindicata non sortisse effetti significativi, provate anche a disabilitare la componente Kad di eMule (Opzioni -> Connessione -> riquadro Rete (in basso a destra) e togliete la spunta a Kad quindi riavviate eMule), che in altro modo potrebbe rivelare al provider la vostra attività e far scattare i filtri.
Anche in questo caso, come per Permetti solamente connessioni offuscate ricordato più sopra, si tratta di un compromesso che potrebbe impattare negativamente le prestazioni: perderete infatti la possibilità di rilevare nuove fonti mediante la rete decentralizzata Kademlia.
A questo punto quindi dovete cercare di capire se la cosa sia o meno vantaggiosa: se il provider applica filtri molto aggressivi che bloccano del tutto eMule questa strategia può essere vincente (sempre nell'ottica di "meglio poco che niente"), mentre se vengono applicate solamente delle restrizioni di banda, potrebbe essere più conveniente sottostare ad i filtri ma avere comunque più fonti disponibili. L'unico modo per esserne sicuri e fare delle prove.
Se sulla carta il protocollo di offuscamento ha tutte le carte in regola per superare il problema dei filtri, ben sappiamo che una cosa è la teoria, ma un'altra la pratica.
Le sensazioni dell'utenza fin qui registrare sono diverse: qualcuno già grida "al miracolo" e afferma che la nuova funzionalità permette di superare del tutto i filtri, mentre altri riportano di non aver notato alcun beneficio.
La verità è che, alla data attuale, meno del 30% dell'utenza dispone di una versione di eMule aggiornata in grado di supportare l'offuscamento. È indubbio quindi che i benefici della nuova tecnologia sono proporzionali alla percentuale di utenti in grado di supportarla e che quindi le prestazioni saranno sempre maggiori mano a mano che questa percentuale aumenterà.
Vi invito ancora una volta a raccontare la vostra esperienza nella discussione "Quando il provider blocca eMule: commenti ed esperienze".
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