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The Punisher

a cura di Zane
18/07/2005 - articolo
Videogiochi - Criminali e spacciatori tremate, è arrivato il Punitore! Uno sparatutto in terza persona coinvolgente e ben realizzato, anche se qualche imperfezione di troppo e l'eccessiva ripetitività non ne fanno un titolo indimenticabile.

Negli ultimi anni Hollywood ha attinto a piene mani dal mondo dei fumetti, sfornando una serie di pellicole basate su personaggi del calibro de l'Uomo Ragno, Hulk, X-Men, il recentissimo Batman Begins, l'imminente Fantastici Quattro e, appunto, il mitico Punitore.

L'industria del gaming non può certo stare a guardare ed ancora una volta si lancia in scia al fenomeno, realizzando un videogioco dignitoso e molto coinvolgente.

La storia

The Punisher è un antieroe dell'universo Marvel: Frank Castle, vero nome del nostro, è un poliziotto divenuto vigilante in seguito alla barbara uccisione di moglie e figlio da parte di un boss della droga: in seguito allo shock improvviso, Frank diventa uno spazzino delle strade, che uccide a sangue freddo criminali di ogni tipo.

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Si tratta di un personaggio ben diverso dal sempre allegro e leale uomo ragno: Castle non esita un attimo a sparare alle spalle dei suoi nemici e a compiere ogni tipo di nefandezza pur di ripulire le strade dalla feccia criminale. La rappresentazione su grande schermo ha saputo cogliere molto bene questo aspetto del personaggio e, come vedremo, anche il videogioco che ci troviamo davanti caratterizza a tratti foschi l'animo irrequieto del nostro Punisher.

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Il gioco

Realizzato da Volition per conto di THQ, The Punisher ci catapulta nelle strade di New York, in una sanguinosissima lotta contro gli spacciatori di droga. La storia è fedele all'originale, e viene raccontata mediante frequenti videoclip di altissima qualità, in cui il motore fisico Havoc mostra tutta la propria potenza.

Come prevedibile lo svolgimento del gioco è alquanto lineare, ed il giocatore è obbligato in un percorso predefinito: gli unici elementi di diversificazione possono essere gli interrogatori speciali, mediante i quali il nostro alter ego digitale può convincere un nemico ad aiutarlo temporaneamente (in cambio della vita!): utilizzando a dovere questa funzionalità è possibile passare rapidamente fra nugoli di nemici senza doverli affrontare, semplicemente minacciando di uccidere l'ostaggio, oppure obbligare la nostra vittima a chiedere soccorso, tendendo un'imboscata.

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I punti di interrogatorio speciali sono premarcati dal simbolo del punitore, così come i nemici "speciali" da torchiare in essi.

Purtroppo queste sequenze utilizzano un sistema di controllo non molto efficiente, e spesso si finisce per uccidere erroneamente la vittima.

Lo scopo del gioco, uno sparatutto in terza persona "alla Max Payne" e farsi strada nel mondo della malavita organizzata, uccidendo quanti più nemici possibile fino ad arrivare al vertice del cartello della droga newyorchese.

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Grafica

La grafica è sicuramente ottima per i personaggi: soprattutto il nostro alter ego è realizzato con la massima precisione, ed un altissimo numero di poligoni ne rendono i movimenti sempre fluidi e credibili.

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Meno bene gli sfondi e le ambientazioni, che sono spesso troppo scure e alquanto piatte, tanto da cozzare non poco con la qualità eccellente dei personaggi.

Anche il numero di texture utilizzato per i nemici non è del tutto sufficiente: i modelli principali sono in tutto una decina, e non è raro capitare in scontri in cui figurano due criminali del tutto identici.

Anche con una ormai vetusta Radeon 9200 alla risoluzione di 1024x768 il gioco si mantiene sempre abbastanza fluido, anche quando sullo schermo vi sono numerosi nemici: in taluni casi però alcuni effetti di nebbia e foschia creano qualche rallentamento che, in un gioco del genere, può costare davvero la vita.

Giocabilità

La giocabilità del titolo è appena sufficiente. Se la telecamera funziona comunque a dovere anche nelle situazioni più complesse, è il sistema di controllo ad essere troppo complesso: fra tasto azione, raccogli, lascia, fuco primario e secondario ricarica, lancia granata, salta, abbassa, mira di precisione e chi più ne ha più ne metta serve davvero un contorsionista per riuscire a destreggiarsi fra le mille funzionalità disponibili: una razionalizzazione migliore dei controlli avrebbe permesso una migliore giocabilità.

Una parziale correzione alla complessità dei comandi viene dal sistema di guida in linea (comunque disattivabile), che mostra all'utente le azioni contestuali in modo davvero impeccabile.

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All'utente non è concesso salvare in qualunque momento: è il gioco ad offrire il salvataggio automatico di quando in quando. Sebbene questa scelta sia generalmente opinabile, questo Punisher non è un gioco particolarmente lungo o complesso, e la buona disposizione dei punti di salvataggio non fa rimpiangere troppo l'assenza della modalità manuale.

Sonoro

Il suono di questo gioco è eccellente: la localizzazione completa in italiano è stata realizzata davvero con cura, e la voce del nostro eroe è assolutamente credibile e conforme all'originale, così come anche i (frequenti) insulti rivolti dai criminali che affrontiamo.

Il tutto condito da musiche ottime e sempre incalzanti, anche se avremmo gradito qualche effetto musicale in più nei momenti di lotta più concitati.

Anche il suono delle armi e degli ambienti è riprodotto alla perfezione, e sfrutta l'hardware nel modo più opportuno, offrendo riverberi e rimbombi davvero ottimi.

Longevità

Sebbene il gioco sia coinvolgente e comunque ben realizzato, la longevità non è il massimo: ci si ritrova spesso in risse confuse, in cui il paradigma è ripararsi con un ostaggio e sparare a tutto quello che si muove.

Sebbene non si tratti di un prodotto indirizzato agli amanti della strategia, non mancano alcune situazioni in cui ci si trova davanti ad un buono scontro con qualche avversario particolatamente intelligente: in questo caso l'uso delle protezioni offerte dall'ambiente stacca la monotonia, e permette di godere di qualche duello davvero ben fatto.

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Per tentare di tener vivo l'interesse per The Punisher il gioco propone numerose missioni e contenuti extra, accessibili solamente dopo essersi distinti per l'abilità in missione: trattandosi però di uno sparatutto, il reale interesse a rigiocare le stesse missioni per migliorare le proprie performance è alquanto discutibile...

La mancanza del multiplayer inoltre non permette di sfidare gli amici via Internet, modalità che molto probabilmente sarebbe stata abbastanza interessante.

Armi

Il nostro alter ego può raccogliere le armi dai nemici uccisi, così come le munizioni: finalmente però la capacità di carico è molto limitata, ed il nostro eroe può trasportare solamente due armi di piccolo calibro (come UZI e pistole) nelle fondine più i due fucili in uso. In ogni momento quindi sarà necessario scegliere se lasciare le armi correnti e raccoglierne di nuove o proseguire con la attuale dotazione.

Molto interessante l'idea dei due fucili in contemporanea: cliccando vorticosamente su pulsante destro e sinistro è infatti possibile generare un invidiabile volume di fuoco, davvero comodo nei momenti più affollati.

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Il sistema di puntamento è via mouse, e sarà necessaria qualche oretta di gioco prima di riuscire a controllare la mira in modo decente.

In definitiva..

Questo Punisher è sicuramente un buon gioco: certo, non resterà nella storia come uno dei titoli più originali e indimenticabili di tutti i tempi, ma l'ottima qualità dei personaggi, la storia coinvolgente, l'ottimo sonoro e la tensione degli scontri ne fanno un buon titolo con cui trascorrere qualche ora, fra parolacce, tuffi, spari e fucilate.

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