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Robin Hood - La leggenda di Sherwood

a cura di Xerex
16/09/2003 - articolo
Videogiochi - Una grande storia per uno strategico/combattimento di tutto rispetto.

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Casa: Speelbound Studios

Anno: Natale 2002

Genere: Azione strategica

Prezzo: 49€

Parleremo di un gioco su Robin Hood. Non mi sembra il caso di fare nessun'altro tipo di presentazione, chi non conosce l'eroe in calzamaglia?!

Bene, "La leggenda di Sherwood", è classificabile tra i giochi di azione e strategia di cui, fondatore e capostipite, è il mitico Commandos. Il gioco di cui parleremo nasce dalle ceneri dell'ottimo "Desperados" mantenendo intatto il metodo di controllo, la grafica non eccezionale, ma sempre chiara e pulita, e aggiunge alle "feature" del suo capostipite alcune caratteristiche molto interessanti che rendono questo titolo degno d'interesse.

L'avventura si articola su ben 40 missioni, tutte legate da un filo conduttore ma allo stesso tempo giocabili con una certa sensazione di "libertà di movimento" all'interno della storia. Questa libertà nasce dalla possibilità di scegliere se, e con quale ordine, fare le missioni di intermezzo che vedranno impegnata la banda della foresta in agguati ad esattori delle tasse o ad attacchi alle carrozze di ricchi mercanti.

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La storia vera e propria, e qui iniziano le novità, si snoda tra cinque locazioni di gioco, ognuna delle quali, ospiterà diverse missioni in condizioni meteorologiche diverse sia di notte che di giorno. Questa scelta, oltre a ridurre, e non poco, il lavoro necessario agli sviluppatori (furbi ;-)), permette al giocatore di entrare ancora di più nel vivo della storia. Nel gioco, così come la leggenda narra, la banda di Robin, si nasconde nei meandri della foresta di Sherwood, e vi fa ritorno al termine delle varie missioni. Questo campo base, dà la possibilità ai vari personaggi di curarsi, procurarsi erbe medicinali, armi, ed addestrarsi al combattimento.

Oltre al famigerato Robin Hood, potrete comandare tutti i personaggi della leggenda originale, dalla bella Lady Marian al poderoso Little John, passando per Will Scarlet e il mitico Frate Tuc.

All'inizio però, ci sarà soltanto Robin ai vostri comandi e, man mano che avanzerete col gioco, potrete, dopo averli regolarmente tolti dai guai, "guidare" anche gli altri personaggi. Oltre ai protagonisti della leggenda, sono presenti anche altri personaggi, che faranno da co-protagonisti, potrete sceglierli e comandarli, e vi torneranno molto utili. Un'altra bella novità introdotta dagli Speelbound è la possibilità di scegliere con quali personaggi affrontare la missione. In questo modo la longevità del titolo aumenta notevolmente.

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In missione

Uno dei punti fondamentali sui quali si basa un buon gioco di strategia, è l'intelligenza artificiale dei nemici, questo titolo, a mio parere, ne esce con una semplice sufficienza, in quanto, in molte situazioni, il comportamento dei soldati nemici è veramente ridicolo.

Mi è capitato di colpire con una freccia un soldato, il quale cadendo ha fatto rumore e richiamato l'attenzione di un'altra guardia, la quale, dopo aver guardato il compagno a terra con una freccia nella schiena, si è rigirata come se niente fosse! A parte questo però, normalmente, i nemici sono piuttosto svegli, e se vengono insospettiti da qualcosa, hanno delle reazioni abbastanza realistiche.

Quelli Speelbound hanno deciso di rendere l'approccio alle missioni il più d'azione possibile, infatti, difficilmente la tattica più redditizia è quella di rimanere "invisibili" per tutta la missione, ma è preferibile, in molti casi, affrontare i nemici faccia a faccia in un combattimento.

E proprio nel combattimento è presente un'altra bella novità... Siccome le armi da fuoco non erano ancora state inventate, i combattimenti sono tutti all'arma bianca; spade, bastoni, forconi, scuri e mazze chiodate saranno i "giudici" delle divergenze tra voi e i vostri nemici. Ma veniamo alla novità preannunciata: durante un combattimento, potrete interagire con il vostro personaggio impartendo ordini sul tipo di attacco da sferrare all'avversario, tramite la pressione di un tasto del mouse e il movimento dello stesso, potrete far attaccare il vostro eroe da diverse direzioni o fargli eseguire dei "numeri" con pessime conseguenze sulla salute dei vostri avversari.

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Nonostante la possibilità di impostare il livello di difficoltà, le missioni risultano abbastanza semplici da portare a termine; a parte questo però, la longevità di questo prodotto è garantita dall'alto numero di missioni da affrontare (40), dalla varietà degli obbiettivi e, come detto, dalla possibilità di affrontare le missioni con personaggi differenti ogni volta.

Terminata la missione, tornerete come detto nella foresta, dove, se vi sarete comportati con onore, troverete ad aspettarvi nuovi compagni pronti ad aiutarvi. Già dopo poche missioni, la compagnia diventerà abbastanza numerosa, permettendovi di utilizzare un turn-over (passatemi il termine sportivo) tra tutti i vostri eroi, evitando di far scendere in campo (consentitemi il termine politico: -D) i più malandati.

Oltre alle caratteristiche che vi ho presentato finora, sono presenti durante tutto il gioco una serie di novità molto interessanti che però non vi voglio svelare... "a voi il mouse" e buon divertimento!

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Requisiti di sistema:

SO: Windows 98/ME/2000/XP

CPU: Intel Pentium II 233 MHz o superiore

RAM: 64 MB

CD/DVD-ROM: velocità 4x

Spazio su disco fisso: 1GB

Scheda Video: 4 MB RAM e compatibile con DirectX

Scheda Audio: compatibile con DirectX

Raccomandati:

CPU: Pentium III 500 MHz o superiore

RAM: 128 MB

Anche qui, come da tradizione Speelbound i requisiti sono veritieri fino ad un certo punto; non ho provato il gioco su un PII 233, ma, essendo questi gli stessi requisiti necessari a far girare Desperados, ed avendo avuto problemi a giocarlo su un PII 400, ho dei dubbi che ci si possa giocare con poco più della metà di frequenza di clock. Nonostante questo, si deve fare un plauso ai programmatori della casa tedesca perché, nonostante i miglioramenti apportati allo scheletro del gioco, i requisiti di sistema richiesti, sono rimasti invariati, e, sulla stessa macchina, si gioca meglio "Robin Hood" rispetto al suo predecessore ambientato nel west.

Torneo-di-tiro.jpg

Giudizio: "La leggenda di Sherwood" è un buon titolo sotto tutti gli aspetti, non eccelle a livello grafico, ma, da un gioco strategico, non è questo che ci si deve aspettare. Per essere un gioco strategico, il combattimento è una componente molto importante, e, in alcuni casi, è addirittura predominante alla tattica "stealth"; questo caratteristica fa si che anche i neofiti del genere o chi ha trovato troppo difficili e frustranti titoli come "Commandos", possa avvicinarsi a questo gioco sicuro di non trovarsi mai di fronte a scogli insormontabili; d'altra parte però, questa scelta degli sviluppatori lascerà un po' insoddisfatti i puristi del genere.

Pro: Buon mix tra strategia e azione, ambientazione originale, buona longevità, requisiti di sistema contenuti

Contro: Missioni lunghe ma semplici, troppi combattimenti per essere uno strategico

Alternative: Il suo predecessore Desperados e, per i "puristi" del genere il mitico Commandos, la sua espansione e lo stupendo Commandos 2.

Link utili

Sito ufficiale del gioco

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Distributore

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