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Max Payne

a cura di Peso
16/09/2001 - articolo
Videogiochi - Recensione approfondita di questo fantastico gioco.

Probabilmente a molti di voi il titolo Max Payne non dice assolutamente niente, ma sicuramente i giocatori più accaniti come me lo avranno sentito nominare un'infinità di volte negli ultimi tre anni.

Max Payne infatti è stato sicuramente uno dei giochi dai tempi di sviluppo più lunghi che mi sia mai capitato di vedere: annunciato nel lontano 1998 da allora la sua storia è stata un continuo susseguirsi si ritardi e rinvii che avevano quasi fatto perdere al pubblico la speranza di vederlo pronto, un giorno.

Poi all'ultimo finalmente un raggio di luce: Remedy pubblica finalmente un filmato demo del loro progetto, facendo intendere che non avremmo dovuto aspettare ancora molto... E adesso eccolo qua, finalmente disponibile nei negozi italiani e, fortunatamente, anche nel mio hard disk.

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Ma che gioco è Max Payne? Io lo classificherei come uno "shooter in terza persona" (cioè un gioco Quake con la visuale esterna al personaggio, un po' tipo "The Devil Inside", se qualcuno ci ha giocato), ma in realtà è molto più di questo..

Innanzitutto Max Payne è un film. Giocare a Max Payne non è solo andare avanti sparando a tutto quello che si muove ma è anche immergersi in un'atmosfera e in una trama degne del miglior film poliziesco noir, che sono state capaci di coinvolgermi in maniera tale da non farmi neanche badare al fatto che in realtà la storia si svolge in maniera completamente lineare senza quindi alcuna possibilità di interazione da parte del giocatore.

Nel gioco saremo chiamati ad impersonare Max Payne, un poliziotto di New York a cui è stata massacrata la famiglia da un gruppo di drogati sotto l'effetto di una nuova sostanza sintetica che si sta diffondendo nella città: la droga Valkyria (o almeno questo è quello che si pensa all'inizio... Ops forse questo non dovevo dirlo!).

Dopo il tragico fatto Max decide di entrare sotto copertura in un clan mafioso sospettato di avere legami con Valkyria per cercare di annientare il traffico della droga e vendicare i propri cari. Da questo punto in poi il giocatore si troverà costretto ad avere a che fare con intere famiglie di mafiosi (tutte di origine italiana naturalmente!) e non solo, visto la piega che prenderanno gli avvenimenti nell'ultima parte del gioco.

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Ma quello che mi ha veramente affascinato durante le non poche ore di gioco che ho trascorso, non è stata solo la trama vera e propria, che regge molto bene ma non è di sicuro la migliore che mi sia mai capitata, ma il modo in cui viene raccontata e l'atmosfera che permea tutto il gioco.

La presentazione iniziale parte dalla fine del gioco, ovvero dalla scena in cui Max Payne in piedi sulla cima al grattacielo in cui si svolge l'ultima parte pensa "finalmente è finita... ", da quel punto in poi tutti gli avvenimenti a cui prenderete parte saranno raccontati dalla voce stessa di Max al tempo passato, come una sorta di enorme flashback. Questa trovata contribuisce molto all'atmosfera da film noir, resa in maniera veramente fenomenale.

L'ambiente cittadino è stato ricreato benissimo e il gioco si svolge sempre in una New York in piena tormenta invernale che rende le ambientazioni ancora più sinistre e cupe di quanto già sarebbero.

Vogliamo poi parlare dei due livelli ambientati nella mente di Max Payne durante gli incubi? Era dai tempi di Alien Vs Predator che un gioco non mi metteva tanta tensione: immaginatevi di essere in camera alle 4 di notte con le luci spente (come me quella sera) e attraversare nel gioco un ambiente completamente buio in cui l'unico suono che si sente è il pianto di una bambina (la figlia morta di Max) che mano a mano che si va avanti aumenta di volume fino a diventare un urlo agghiacciante... Si ok lo ammetto, me la stavo facendo sotto...

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Abbiamo parlato di Max Payne sotto l'aspetto della trama e dell'atmosfera, cioè il cosidetto "background", ma cosa dire riguardo al gameplay vero e proprio? Il fulcro dell'azione nel titolo Remedy è rappresentato dagli scontri a fuoco, e anche qui non posso che esprimere un giudizio totalmente positivo.

Se per quanto riguarda l'ambientazione possiamo collegare Max Payne a film noir e racconti di Bogart, durante le sparatorie il gioco cambia completamente faccia mostrando che gli sviluppatori hanno sicuramente preso l'ispirazione da titoli come Matrix o Face Off e ne hanno riportato tutta la spettacolarità su computer.

L'idea che ha reso possibile tale operazione è sicuramente il cosidetto bullet time, un comando che attivato farà rallentare lo scorrere del tempo rendendo possibile compiere azioni altrimenti molto difficili come sparare con precisione mentre ci si tuffa di lato o il riuscire a schivare alcune pallottole degli avversari.

Il risultato è sicuramente magnifico e dà al gioco una spettacolarità mai vista prima ; a volte potrà addirittura capitare che, subito dopo aver sparato a un nemico, mentre questo vola all'indietro o cade per terra il tempo si fermi, la telecamera faccia un paio di giri attorno al corpo ancora in aria e poi tutto torni normale... dite che non vi ricorda Matrix!

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Armi

Le armi che useremo nel gioco sono tutte realmente esistenti e si suddividono in sei tipi: corpo a corpo, pistole, fucili, mitra, esplosivi e il fucile di precisione per un totale di 13 armi, due delle quali (Beretta e Uzi) possono essere usate in modalità "akimbo", cioè usandone due alla volta.

Le varie caratteristiche delle armi sono calibrate molto bene e un buon giocatore si ritroverà ad usarle quasi tutte nelle diverse occasioni sfruttando i loro diversi valori di precisione, potenza e velocità di fuoco per proseguire nel gioco, senza dimenticarsi dell'esistenza di alcune (come spesso accade in molti giochi) dove si finisce per andare avanti contando solo su un piccolo gruppo di due o tre armi visibilmente migliori delle altre; per fare un esempio, una doppietta a canne mozze è sicuramente una delle armi migliori se ci si trova contro un nemico singolo a distanza ravvicinata ma visto che può tenere in canna solo due cartucce alla volta sicuramente potrà fare ben poco contro un gruppo di due o tre avversari, situazione in cui due mitragliette uzi sarebbero l'ideale per avere la meglio.

Avversari

I nemici in Max Payne si comportano piuttosto bene: hanno dei buoni script di comportamento e soprattutto ai livelli di difficoltà più alti offrono un buon grado di sfida, senza però degenerare mai in situazioni impossibili e la loro resistenza ai colpi non è mai troppo alta, così come quella del personaggio principale.

Un discorso a parte per i personaggi di importanza maggiore che si affrontano in certi livelli, molto più resistenti e più furbi dei normali sgherri e che offrono scontri molto divertenti in cui il giocatore sarà costretto ad impegnarsi un po' di più per avere la meglio in una situazione di evidente svantaggio.

La sfida

Ho accennato prima ai livelli di difficoltà; in Max Payne sono presenti 3 livelli di difficoltà, ma inizialmente è possibile solo giocare col primo, il più facile, finito il quale verrà sbloccato automaticamente il secondo e solo dopo aver completato anche questo si potrà affrontare il livello più elevato.

Questa scelta dei programmatori mi sembra solo parzialmente azzeccata, infatti se per giocatori "accaniti" come me o per persone a cui il gioco è piaciuto molto è un piacere ricominciare dall'inizio lo stesso gioco con un livello di sfida più elevato (cosa che tra l'altro consiglio perché si notano particolari che la prima volta spesso sfuggono), i giocatori più "pigri", le persone che non hanno voglia di rivedersi tutta una trama che conoscono, finito il gioco lo abbandoneranno in un remoto angolo dell'hard disk in attesa di essere disinstallato definitivamente senza aver mai dato il meglio di se.

Un po' lo stesso discorso vale anche per la modalità "ultimo respiro", che verrà sbloccata completando il gioco la prima volta: in pratica il livello di difficoltà resta pressoché invariato, ma per ogni schema si avrà a disposizione solo una quantità di tempo limitata, finito il quale il giocatore ha perso, una sorta di "time attack" insomma; purtroppo ho paura che questa modalità e gli altri due livelli di difficoltà non verranno assaporate da tutto il pubblico, anche se io ho completato il gioco a livello facile e medio e sto andando avanti con gli altri due senza mai annoiarmi, anzi spesso trovando nuovi stimoli. (ma è ben noto che io sono un discorso a parte quindi non prendetemi come esempio!).

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Realizzazione

La parte tecnica di Max Payne è curata veramente benissimo, sia sotto il punto di vista della grafica che del sonoro.

Per quanto riguarda la prima il gioco usa un motore grafico sviluppato dai Remedy quasi ex novo chiamato Max-FX Engine. Il mio giudizio riguardo a questo motore è senza dubbio molto positivo, infatti pur non gestendo una quantità spropositata di poligoni (di sicuro in questo non siamo a livelli di Quake 3) e non supportando superfici curve, introduce alcune tecniche per la qualità dell'immagine che funzionano veramente bene. In particolare gli sviluppatori si sono concentrati moltissimo sul sistema di illuminazione, sulle skeletal animations e sugli effetti particellari; proprio su questi ultimi vorrei spendere due parole per elogiare l'ottimo lavoro compiuto Remedy: credo che effetti come il fuoco o le esplosioni delle armi che sparano siano sicuramente tra i migliori (se non i migliori) che mi sia mai capitato di vedere, pur avendo una "vecchia" Voodoo 3.

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Per quanto riguarda le richieste hardware, ufficialmente Max Payne ha bisogno

di almeno un processore con 450 MHz, una scheda grafica con 16 MB di memoria e 96 MB di RAM, ma credo proprio che senza un Pentium/AMD a 600 o più MHz, 128 MB di RAM e una scheda video GeForce 256 in su Potrete godervi ben poco dello spettacolo.

Io ho testato il gioco sul mio AMD Thunderbird 750 MHz, con 256 MB di RAM e una Voodoo 3 3500 e su un Pentium III 700 con 448 MB di RAM e una Radeon con 32 MB di memoria SDR e in entrambi i casi i risultati sono stati buoni.

Da me il gioco girava fluidissimo con una risoluzione di 1024x768 e praticamente tutti i dettagli settati al massimo mentre sull'altro computer era fluido tranne alcune scene molto concitate, il tutto a una risoluzione di 1280x1024 e tutti i dettagli al massimo.

Da notare che all'inizio ho avuto un piccolo problema a fare partire il gioco dopo l'installazione, infatti pur settando tutto al minimo il programma diceva che non avevo abbastanza memoria video, ma scaricando gli ultimi driver il problema è stato risolto in un attimo; in ogni caso, nel file di documentazione del gioco è compilata una tabella delle schede grafiche supportate con relative versioni dei drivers richieste: nulla di cui preoccuparsi quindi.

Per quanto riguarda il sonoro sicuramente non si può che lodare l'ottimo lavoro compiuto dai doppiatori italiani (ah, il gioco è completamente localizzato nella nostra lingua nel caso me lo fossi dimenticato!) che per una volta recitano con un po' di sentimento e toni appropriati alle diverse situazioni (sicuremante meglio dei soldati di Commandos! Faccio ancora gli incubi di notte!), in particolare la voce assegnata al protagonista mi è sembrata molto appropriata al ruolo da "duro" che questo assume nel gioco, per quanto abbia letto diverse critiche rivolte proprio a questa che l'accusavano di essere troppo fredda e staccata, anche se a mio giudizio è stata una scelta voluta e che ho apprezzato.

Gli effetti sonori, come gli spari e le esplosioni sono campionate molto bene e i suoni di alcune armi sono veramente convincenti (il suono della doppietta è fantastico!).

Le musiche invece rappresentano forse l'unico aspetto che non può elevarsi all'eccellenza, infatti pur essendo ottime per creare una buona atmosfera e pur offrendo un buon sottofondo, nelle situazioni più frenetiche non sarebbe guastato qualcosa di più movimentato per rendere le sparatorie ancora più adrenaliniche, ma tanto sarete così presi che probabilmente non ve ne accorgerete neanche!

Scuuuusa.jpg

E adesso un piccolo appunto che credo di dover fare. Credevo che non avrei mai potuto pensare una cosa del genere e mi vergogno quasi a scriverlo... Allora, premetto che io ho 18 anni e sono venuto su a videogiochi Quake e film horror senza mai dare troppi segni di instabilità mentale (cosa che troppo spesso vogliono farci credere alcuni media...) e non ho mai dato retta chi usa il videogioco violento come capro espiatorio per gli atti di persone già di per se instabili; censurare alcuni videogiochi è una cosa tanto stupida quanto superficiale, visto che queste decisioni vengono prese sempre da persone che non hanno una vera conoscenza dell'argomento e spesso vogliono solo mettersi in mostra (il caso "Resident Evil" di qualche tempo fa è un esempio perfetto).

Ma mi rendo conto che sto andando fuori tema, l'unico consiglio che vorrei dare è questo: ci sono alcune parti di Max Payne (i due incubi e poco altro) che forse potrebbero veramente impressionare il pubblico più giovane se lasciato a giocare solo, non per la violenza ma proprio per l'elevata tensione che possono causare, quindi mi sento quasi di sconsigliare il gioco a un pubblico ancora giovane (intendo sotto i 13 o giù di lì)... Ok, parentesi chiusa.

Conclusioni

Siamo alle conclusioni. Credo che il mio giudizio sul gioco sia stato chiaro fin dall'inizio dell'articolo: Max Payne è un capolavoro.

Molti potranno criticarlo affermando che non ha nulla di innovativo e tolto il bullet time diventa un normale "Soldier of Fortune" in terza persona, molti potranno dire che la trama non è poi nulla di particolarmente complesso, molti potranno criticare l'assenza di una modalità multiplayer, molti potranno dire che non c'è interazione con personaggi secondari e si va avanti sparando a tutto...

A questi non saprei come rispondere perché di sicuro quello che dicono è sacrosanto, so solo che giocando a Max Payne mi sono divertito come non mi succedeva da tempo davanti a un videogioco, sarà per la velocità e la frenesia con cui si possono affrontare gli scontri, sarà per l'atmosfera che mi ha completamente trascinato dentro al gioco, sarà perché mi esaltavo sentendo il suono della doppietta...

So solo che Max Payne si è guadagnato un posto tra i miei giochi preferiti, cosa che non succede tutti i giorni; e adesso, se non vi dispiace vado a farmi una partita..

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