Rapidshare, celeberrimo servizio di condivisione file via web, ha sempre tentato di prevenire il download da parte di automatismi e spider di ogni tipo, con il comprensibile intento di arginare il consumo di (costosa) banda.
Il metodo scelto fino ad oggi è stato l'impiego di sofisticati captcha, tecnica utilizzata tutt'ora da molti siti web per determinare se il visitatore è un essere umano o una macchina. Anche se all'inizio si trattava di semplici lettere, alla fine l'evoluzione ha portato questi sistemi a rendere la vita impossibile anche ai downloader legittimi, utilizzando cangatti e cattigani, mentre i bot rimanevano inarrestabili.
Tutti i sistemi ideati da RapidShare hanno però avuto vita breve: qualche giorno dopo il rilascio di ogni nuovo meccanismo protettivo infatti, erano disponibili in Rete programmi in grado di oltrepassare i sistemi di RapidShare per scaricare file senza dover immettere nessun codice di conferma.
Oggi RapidShare ha abolito completamente ogni tipo di captcha, apportando profondi cambiamenti alle regole di download imposte.
A seguito di questi cambiamenti, gli utenti free possono finalmente scaricare senza necessità di immettere codici di conferma, e il tempo di attesa tra un download e l'altro è stato quasi completamente rimosso. Permane solamente l'attesa -che può oltrepassare il minuto- prima che un download inizi. Inoltre, è ora possibile caricare e scaricare file di grandezza doppia rispetto a prima: il limite superiore è infatti stato innalzato a 200 MegaByte.
Lo svantaggio è purtroppo la velocità, che è stata ridotta a 500 kilobit al secondo.
Per gli utenti Premium, invece, è possibile scaricare 10 GigaByte al giorno. Se in un giorno non viene raggiunto il limite, la banda non utilizzata viene aggiunta ai 10 GigaByte del giorno successivo, fino a un massimo di 50 GigaByte.
MegaLab.it rispetta la tua privacy. Per esercitare i tuoi diritti scrivi a: privacy@megalab.it .
Copyright 2008 MegaLab.it - Tutti i diritti sono riservati