Panda Security ha pubblicato una nuova ricerca dai risultati preccupanti: 23% dei PC domestici dotato di antivirus aggiornato è comunque infetto da malware.
E non va meglio per le aziende, nonostante i cospiqui investimenti: nel 72% dei casi a campione infatti, è stata rilevata la presenza di software nocivo.
I dati sono stati raccolti dalla campagna Infected or Not? promossa da Panda stessa: i PC consumer sono stati esaminati dal già citato Panda ActiveScan, mentre per le rilevazioni corporate Panda ha impiegato tecnici in loco presso le aziende.
Sono stati considerati "infetti" solo i sistemi con malware realmente attivo in memoria e conteggiati come "protetti" solo quei sistemi sui quali fosse presente un antivirus aggiornato con le ultime definizioni disponibili al momento della verifica.
In totale, del milione e mezzo di PC consumer esaminati, il 33% di quelli sprovvisti di antivirus è risultato infetto. Il numero scende di poco considerando invece i PC "protetti" e aggiornati: il 22.97% risultava comunque compromesso.
Nelle 25 pagine di cui è composto lo studio Malware Infections In Protected System, Panda Labs spara ad alzo zero contro i vendor di soluzioni antivirali: gli utenti paganti di soluzioni di sicurezza hanno in realtà una protezione parziale, che espone a rischi concreti e, ancor peggio, ad un falso senso di sicurezza. E le tanto millantate "certificazioni" sono in realtà qualcosa di molto più simile ad uno strumento di marketing che non vere "certificazioni di qualità".
D'altro canto, è importante evidenziare anche che solo il 37.45% dei PC analizzati era effettivamente dotato di un antivirus aggiornato e attivo: nel restante 62.55% invece, l'anvirus era obsoleto o del tutto assente.
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