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Alta definizione, Toshiba abbandona HD DVD

a cura di The King of GnG
22/02/2008 - news
Archivio - La guerra dei formati hi-def si è conclusa: Toshiba ha annunciato ufficialmente l'abbandono del campo dei "rossi", regalando una facile vittoria a Sony e all'industria dell'intrattenimento che già aveva scelto Blu-ray come standard d'elezione. Il punto della situazione.

Sono state due settimane cruciali per il mercato dell'alta definizione. La guerra fratricida tra Blu-ray e HD DVD, che ha imperversato nel corso degli ultimi due anni e oltre, è giunta alla sua naturale conclusione dopo la defezione di Toshiba, la cui strenua difesa di HD DVD - unita a un patto di ferro con Microsoft e all'esile supporto di due studios hollywoodiani - nulla ha potuto contro la marea montante in favore dei blu. Prima che Toshiba annunciasse al mondo la fine delle ostilità erano infatti già chiari i segni di una prossima, certa capitolazione della compagine dei rossi.

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L'abbandono del mercato

L'ultima colata a picco del formato hi-def più "tecno-compatibile" è cominciata già lunedì 11 febbraio scorso, quando il maggior servizio di videonoleggio on-line statunitense Netflix ha annunciato l'intenzione di concentrare le proprie energie esclusivamente su Blu-ray, continuando a offrire solo una limitata quantità di titoli HD DVD fino alla fine dell'anno.

Dopo l'abbandono di Blockbuster avvenuto nel 2007, la decisione del distributore - giustificata ovviamente con la necessità di allinearsi alla volontà generale di Hollywood, schierata oramai in maniera quasi compatta con Blu-ray dopo il colpo mortale di Warner - ha reso ancora più difficile la già pessima situazione di HD DVD. E se non fosse bastato questo a far vedere "verde ai rossi", dopo Netflix un altro gigante della distribuzione USA, Best Buy, ha nelle ore successive garantito il proprio supporto esclusivo a Blu-ray.

E ancora, nei giorni seguenti è stata la volta di Wal-Mart adattarsi al vento e abbandonare HD DVD, dopo aver contribuito alla diffusione dei player compatibili col suddetto grazie a promozioni folli e prezzi scontati prima della fine del 2007. Gli oltre 4.000 punti vendita e gli store on-line della catena passeranno definitivamente a Blu-ray entro giugno.

A questo punto la situazione è divenuta chiara a tutti: ben presto sarebbe stato impossibile acquistare contenuti in formato HD DVD, e a nulla sarebbe valso tutto il supporto del mondo senza canali distributivi attraverso cui proporre i dischi ai consumatori. Per la fine della terza settimana di febbraio sono cominciate a circolare le prime indiscrezioni provenienti da ambienti Toshiba, secondo le quali la società era in fase di valutazione circa le strategie più adeguate da adottare "in relazione agli sviluppi di mercato degli ultimi mesi". Sarebbe stata solo una questione di tempo insomma, e la prevedibile conclusione della format war sarebbe arrivata...

La resa di Toshiba

Tutti vogliono che Toshiba molli, anche Borsa di Tokyo che questo lunedì ha premiato il titolo con indici assolutamente positivi dopo le indiscrezioni dei giorni precedenti. E Toshiba, alla fine, ha mollato: con una press release datata 19 febbraio, la società "ha annunciato di aver svolto una revisione approfondita della sua strategia globale per HD DVD e ha deciso che non continuerà a sviluppare, produrre e distribuire sul mercato lettori e registratori HD DVD. Questa decisione è stata presa in seguito ai recenti grossi cambiamenti avvenuti nel mercato. Toshiba continuerà, ad ogni modo, a offrire pieno supporto e servizi post-vendita a tutti i possessori di prodotti HD DVD marcati Toshiba".

Il destino di HD DVD è stato scritto, e quello che era già da tempo un malato terminale tenuto in vita artificialmente verrà staccato dalle macchine entro questo marzo. Nella press release originale, la corporation si attarda in lodi sperticate al tentativo, per mezzo dell'unico formato hi-def supportato dall'oramai inutile e depotenziato DVD Forum, di "offrire ai consumatori accesso a un prezzo conveniente a contenuti hi-def di alta qualità, e prepararli per la convergenza digitale di domani dove la fusione tra l'elettronica di consumo e l'IT continuerà a progredire".

La società che con le sue scelte ha largamente contribuito a condizionare il mercato dell'alta definizione se ne chiama fuori, e pensa a come recuperare il clamoroso fallimento indicando i nuovi settori in cui si concentrerà d'ora in poi: CPU di nuova concezione, memorie NAND flash, hard disk magnetici evoluti e quant'altro, tutto pur di dimenticarsi in fretta della mazzata ricevuta da Sony e dalla capacità che Blu-ray ha avuto di conquistarsi le simpatie di Hollywood. La società non ha ad ogni modo intenzione di passare al supporto del formato ottico vincitore nell'immediato futuro.

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Non stupisce a questo punto riportare la notizia secondo cui Universal e Paramount, gli unici grossi studios dell'industria dei sogni a essere rimasti con i rossi, prevedono entro breve di abbracciare Blu-ray. Universal ha già annunciato lo switch, mentre Paramount pianifica di avvalersi della famosa clausola del contratto con HD DVD di cui si vocifera da tempo, grazie alla quale l'esclusività del supporto al formato cade qualora Warner passi a Blu-ray, cosa puntualmente avvenuta nei giorni scorsi. È insomma solo questione di tempo e anche i due studios cambieranno sponda.

E Microsoft, l'alleato di ferro che non avrebbe abbandonato HD DVD fintanto che Toshiba non avesse fatto "bancarotta"?. Apparentemente aspetta di consultarsi con il partner prima di fare annunci circa i piani futuri riguardo il supporto del formato su Xbox 360, ma si dice tranquilla e niente affatto preoccupata del possibile impatto della debacle sulla piattaforma videoludica attualmente più ricca di videogame e attrattive "next-gen". A questo punto un lettore Blu-ray per la console non dovrebbe tardare a lungo, considerando che PlayStation 3 ne integra già uno al suo interno.

A dichiararsi "molto felice" della fine della format war è ovviamente la Blu-ray Disc Association, che si dice pronta a gestire al meglio la nuova situazione di mercato che si è venuta a creare. "Ora il compito dei membri dell'organizzazione è promuovere il formato Blu-ray Disc come il modo migliore per portare nelle vite dei consumatori contenuti in alta definizione di qualità", dice il presidente di BDA Frank Simonis.

Quel che resta di HD DVD

Blu-ray rimane dunque il formato d'elezione per i media ottici di nuova generazione, candidato apparentemente naturale alla successione al vetusto ma sempre valido DVD. La lotta non è stata ad ogni modo incruenta, e a dimostrarlo ci sono le cifre che il presidente di Toshiba snocciola nella conferenza stampa in Giappone: in totale, i lettori HD DVD attualmente venduti nel mondo ammontano a circa 1,3 milioni, tra drive esterni per Xbox 360 (300.000), drive per PC (300.000) e lettori stand alone in America (600.000), Europa (100.000) e Giappone (30.000).

Come già ampiamente previsto, i consumatori che hanno scelto HD DVD sono le vittime principali della format war, colpevoli di aver investito il proprio denaro sul formato uscito perdente dalla contesa o, per meglio dire, dalla morsa stringente della lobby dell'industria multimediale quasi al completo. Grazie all'integrazione di Blu-ray nella PS3, i lettori HD DVD rimangono ad oggi una frazione degli oltre 10 milioni di player totali di cui può godere il formato di Sony.

Ma se Toshiba, il soggetto principale dietro il formato HD DVD ha dato forfait, altrettanto non vuole fare LG, che attualmente produce drive multi-standard compatibili sia con HD DVD che con Blu-ray. I piani sono di continuare su questa stessa strada poiché "in questo preciso momento temporale - ha annunciato un portavoce della società - è necessario offrire un lettore in grado di supportare entrambe i formati e quindi creare semplicità e convenienza per gli attuali consumatori di HD DVD".

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E appare infine un'autentica beffa per quel milione e oltre di utenti che hanno puntato sul cavallo perdente di HD DVD l'annuncio della creazione di una nuova joint-venture, specializzata nella produzione di microchip e semiconduttori, proprio ad opera degli ex-rivali Toshiba e Sony. La nuova società sarà controllata al 60% da Toshiba, che avrà diritto alla scelta del CEO (Chief Executive Officer) ma lascerà a Sony la nomina del COO (Chief Operative Officer).

Non è un caso che, assieme a IBM, le due società abbiano negli anni scorsi collaborato proprio allo sviluppo del "super-processore" Cell, il cuore PS3 e di svariati altri prodotti di elettronica non necessariamente "consumer". I formati ottici passano ma le megacorporazioni restano e continuano a fare "business as usual".

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