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Microsoft aggiorna Windows di nascosto

a cura di Zane
17/09/2007 - news
Archivio - Microsoft aggiorna il computer dell'utente senza alcuna notifica, perfino se le funzionalità di aggiornamenti automatici sono disattivate. Fra polemiche e chiarimenti dell'azienda, ecco cosa succede in realtà.

Una lezione che tutti gli sviluppatori di un certo livello dovrebbero aver ormai appreso è che l'utenza avanzata detesta quando il software lavora di nascosto. Microsoft purtroppo sembra essere poco recettiva al riguardo e, pur essendosi trovata spesso al centro di polemiche analoghe in passato, continua ad effettuare aggiornamenti "dietro le quinte" a Windows, senza avvisare in alcun modo l'utilizzatore del sistema. Ms_winupdate.gif

L'ultima polemica su larga scala sta montando proprio in questi giorni in seguito ad una ricerca compiuta da Windows Secret. Stando a quanto portato alla luce dal portale, Windows XP e Windows Vista stanno ricevendo di nascosto nove nuovi file, che vanno a modificare le funzionalità di aggiornamento automatico stesse di Windows. Fino a qui tutto regolare, se non fosse che i nuovi file vengono scaricati ed installati sul sistema non appena ci si collega a Windows Update, senza alcun messaggio di conferma o notifica e, cosa ancor più grave, anche in caso gli aggiornamenti automatici fossero stati disabilitati.

I timori dei clienti

Tali aggiornamenti non hanno alcunché di dannoso, ma è il modo con cui vengono distribuiti a suscitare perplessità. In ambiente aziendale ad esempio, ogni patch viene solitamente installata dopo attente analisi del personale IT: ecco quindi che un aggiornamento recapitato "di nascosto" e anche in caso si fosse espressamente impostato il calcolatore per rifiutare ogni sorta di update automatico non può che far sobbalzare gli amministratori di sistema più cauti.

I power user dal canto loro sono preoccupati che l'utente stia progressivamente perdendo il controllo della propria macchina. Se questa strategia di aggiornamenti occultati prendesse piede, cosa vieterebbe ad esempio di aggiornare Internet Explorer automaticamente dalla versione 6 alla versione 7, nonostante l'utente avesse deciso di rimanere legato all'edizione precedente? E se la stessa cosa avvenisse con Windows Media Player, inibito tramite aggiornamenti forzati a riprodurre qualsiasi file multimediale in un formato non controllabile dalle major dell'intrattenimento? Uno scenario decisamente poco plausibile, ma che inquadra sicuramente il contesto in cui è stato accolto questo update forzato.

I chiarimenti di Microsoft

Visto il clamore suscitato dalla vicenda, l'azienda ha fatto ricorso al sito web ufficiale Microsoft Update Product Team Blog per spiegare cosa stia succedendo. In particolare, nell'articolo How Windows Update Keeps Itself Up-to-Date, Nate Clinton (Program Manager di Windows Update) spiega che si è trattato di un aggiornamento alle funzionalità di Windows Update medesimo, senza il quale il sistema di aggiornamenti stesso non avrebbe potuto funzionare correttamente. Da qui la scelta di procedere con un aggiornamento le cui modalità di distribuzione, per ammissione del Product Manager stesso, "non sono state trasparenti quanto sarebbe stato possibile".

Nel post inoltre si sottolinea un aspetto importante della vicenda, tralasciato da molta stampa specializzata: l'aggiornamento viene veicolato solamente in caso l'utente cercasse di collegarsi manualmente a Windows Update, e quindi non in modo del tutto "automatico". Niente www.windowsupdate.com, niente aggiornamento forzato.

L'opinione

Considerando la vicenda isolata, l'allarmismo causato dalla mossa Microsoft appare assolutamente eccessivo. La modifica interessa una parte di sistema senza la quale non sarebbe possibile accedere a Windows Update, ed il fatto che la patch venga installata solamente al momento di accedere al portale appare come una necessità ineluttabile dal punto di vista tecnico.

D'altro canto è senza dubbio importante ricordare al big di Redmond quali debbano essere i limiti "di intrusione" nel sistema dei clienti, per evitare che in futuro la cosa possa degenerare e divenire la norma.

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