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ReactOS disponibile nella versione 0.3.1

a cura di The King of GnG
20/03/2007 - news
Archivio - Il sistema operativo open source che vuole diventare l'alternativa gratuita a Windows XP arriva ad una nuova release. Tante le novità soprattutto dal punto di vista del "motore sotto il cofano" e della stabilità del codice, ma ancora lunga è la strada da percorrere verso la piena maturità.

ReactOS è uno di quei progetti in cui non ti aspetteresti mai di incappare, ma che puntualmente ti sorprendono per la loro singolarità: sviluppato pro-bono da una community sparsa in tre diversi continenti, ReactOS è il tentativo di realizzare un sistema operativo col codice sorgente aperto, gratuito per l'utente e pienamente compatibile con le applicazioni e i driver di periferica di Windows XP.

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Piuttosto che focalizzarsi sull'ennesima distro Linux, i programmatori coordinati dal russo Aleksey Bragin ambiscono a realizzare un sistema che non solo offra un ambiente adeguato agli applicativi Windows, ma permetta altresì l'utilizzo delle periferiche e del relativo software di controllo progettati per il popolare sistema operativo Microsoft.

In sviluppo da qualche anno, ReactOS è arrivato alla versione 0.3.1 pochi giorni or sono: come lo stesso Bragin ammette, l'obiettivo finale è ben lungi dal definirsi raggiunto, e il sistema operativo è da considerarsi ancora in fase Alpha e non adatto per l'utilizzo quotidiano. E pur tuttavia, una scorsa al massiccio changelog della nuova versione dimostra l'esistenza di una certa vitalità dietro il progetto.

I lavori sono per ora principalmente focalizzati sull'incremento della stabilità del codice e l'implementazione di un numero maggiore di funzionalità basilari, per l'aumento della compatibilità con il software e l'hardware del mondo Windows. Essendo un sistema operativo relativamente giovane, ReactOS è ad ogni modo soggetto a sviluppi e miglioramenti su ogni possibile fronte: a tal proposito è utile dare un'occhiata all'apposita roadmap disponibile sul sito del progetto.

Per chi si chiedesse a questo punto "cosa", nello specifico, è a tutt'oggi possibile fare con questo proto-sistema operativo che, ci tengono a sottolineare gli autori, vuole sostituire Windows ma non contiene un solo bit copiato da Windows, risponderò che è una domanda complessa da affrontare: come già detto ReactOS non è nemmeno ancora arrivato allo stato di beta, e se ne sconsiglia vivamente l'utilizzo agli utenti finali.

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Pur tuttavia, per l'idea che mi sono fatto in questi giorni, ReactOS dimostra alcune potenzialità che suggeriscono di tenerlo d'occhio; il fatto poi di essere un progetto open source permette al sistema operativo di progredire rapidamente e avvantaggiarsi del contributo di tutti. Per quanto poi riguarda il software che già oggi è possibile far girare sul sistema è presente un apposito Database di Compatibilità da consultare per verificare la presenza di applicazioni e driver o, perché no, suggerire una nuova aggiunta la cui compatibilità è stata verificata di persona.

Per i più curiosi che volessero poi vedere all'opera ReactOS senza installare alcunché è disponibile la breve ma interessante sezione screenshot, che da un'idea veloce ma adeguata delle potenzialità del software. Ricordiamo infine, per i meno anglofoni tra i visitatori di MLI, che ReactOS è disponibile anche in italiano.

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