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Disco, disk, DVD

Corre veloce il settore degli hard disk

19/03/2007
- A cura di
Archivio - In linea con le previsioni i dati di vendita del 2006 per i grossi produttori di unità di stoccaggio dati. Con un 2007 che si annuncia più spumeggiante in virtù dei nuovi dischi ibridi e delle unità basate esclusivamente sui chip di memoria.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

iSuppli ha pubblicato le stime sull'andamento delle vendite nel settore dei dischi fissi durante l'anno 2006: il volume di affari totali è sostanzialmente in linea con quanto previsto l'anno scorso, con una crescita del venduto del 15,5%. Al che si evince che il mercato del Gigabyte, o meglio del Terabyte rallenta ma continua a produrre introiti per le aziende di settore.

Nella classifica dei produttori migliori al primo posto c'è sempre lei, quella Seagate divenuta ancora più protagonista principale dopo aver acquistato lo storico marchio Maxtor: sommando la percentuale di dischi venduti con il proprio marchio (33,1%) a quella delle unità Maxtor (3,7%), la regina del settore arriva a totalizzare quasi il 37% di share su tutti i dischi fissi venduti nel mondo.

Al secondo posto, distanziata di molte lunghezze troviamo Western Digital (di cui chi scrive ha avuto modo di apprezzare in particolare le unità esterne), che arriva a detenere quasi il 20% delle unità totali commercializzate. Il restante 43% del mercato se lo spartiscono Hitachi GST (16,1%), Samsung (10%), Toshiba (9%), Jujitsu (6,9%) e altri nomi poco noti al grande pubblico come Excelsior, Cornice e GS MagicStore.

01_-_Seagate_HD.jpg

ISuppli fa poi sapere che il boom c'è stato per i dischi fissi esterni, cresciuti di un notevolissimo 37% rispetto all'anno 2005. In totale, i dischi fissi venduti nel 2006 sono stati 434 milioni (contro i 376 milioni del 2005), 26 milioni dei quali sono appunto dispositivi da adoperare esternamente al PC.

Ma il bello, dicevamo, deve ancora venire: se per il 2006 si è sostanzialmente assistito ad una stagnazione delle vendite (il settore era cresciuto del 25% nel 2005), l'anno in corso e i successivi porteranno con se novità tali da far tornare positivi gli indici di crescita delle vendite. Divenuta pratica comune l'evoluzione tecnologica del Perpendicular Recording, in futuro sentiremo parlare sempre più spesso di unità Solid State Disk e dischi fissi ibridi.

Dischi allo stato solido, ma solo per portafogli solidi

I dischi SSD, che hanno da poco raggiunto il mercato dei portatili grazie a Samsung e ai suoi MH80 da 2,5" pollici, sono supporti innovativi basati sull'utilizzo esclusivo di chip di memoria NAND Flash: eliminando del tutto i tradizionali piatti magnetici e la testina di lettura/scrittura, gli SSD offrono una maggiore affidabilità, una velocità di ricerca dei dati (seek time) enormemente superiore e un consumo energetico estremamente contenuto (si parla del 70-90% in meno).

Tutto molto bello, non fosse per il prezzo esorbitante delle prime unità: il modello SATA 5000 da 2,5" di SanDisk, che ha raggiunto il mercato poco dopo quello di Samsung, viene venduto a ben 350 dollari per la versione da 32 Gigabyte. Decisamente troppo, per una tecnologia ancora giovane ma estremamente promettente per gli anni a venire.

02_-_SATA_5000.jpg

Ibridazione chip-piatto

Mercato degli SDD a parte (a cui sono interessati sia i produttori di hard disk tradizionali che i grossi nomi del settore memorie come Intel e la suddetta Samsung), un'applicazione molto più alla portata del portafoglio degli utenti pare quella delle unità ibride.

Si tratta di hard disk tradizionali che contengono al loro interno un quantitativo variabile di memoria NAND flash, utilizzabile dai sistemi operativi più recenti (come Windows Vista con la sua tecnologia ReadyDrive) per velocizzare operazioni quali l'avvio e la chiusura dell'OS.

Ed è proprio nel settore degli HD ibridi che nei prossimi tempi potrebbero verificarsi dei cambiamenti nell'attuale assetto di crescita dei produttori: Samsung ad esempio, potendo produrre in proprio sia dischi magnetici che chip NAND flash vedrebbe facilmente incrementata la propria quota di mercato rispetto all'attuale 10%.

Sulla prospettiva appena esposta pesa ad ogni modo l'andamento delle vendite di Windows Vista, a tutt'oggi l'unico sistema operativo in grado di avvantaggiarsi del quantitativo di memoria cache integrato nelle peculiari unità ibride: al successo commerciale del sistemone Microsoft sono legati i destini dei produttori dei nuovi drive, che si prospetta verranno inizialmente integrati nei PC laptop di fascia alta.

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