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AACS, una chiave di decrittazione unica per tutti i film hi-def

a cura di The King of GnG
26/02/2007 - news
Archivio - L'industria sostiene che la sua nuova tecnologia di protezione non è stata ancora sconfitta. Intanto, dopo le chiavi di volume viene scoperto un nuovo grimaldello universale per rippare tutti i film in alta definizione finora immessi sul mercato...

AACS, la protezione dei contenuti in alta definizione che ha già abbondantemente dimostrato, surreale propaganda dell'industria a parte, la sua sostanziale inutilità, mostra ora il fianco ad una nuova falla, ancora più micidiale ed efficace delle Volume Key di muslix64 nel permettere il backup e la visione dei contenuti senza dover sottostare ai dettami di Hollywood e delle aziende informatiche che hanno assecondato senza scrupoli la loro imperante follia da DRM.

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E ancora una volta il lavoro di hacking arriva dal forum di Doom9, che si dimostra sempre più punto di ritrovo di ogni genere di sottobosco telematico dedito alla lotta contro le protezioni next-gen. Con muslix64 che ha deciso di sparire dalla circolazione per un po' , il testimone è stato raccolto da tale arnezami, che ha nei giorni scorsi annunciato al mondo la scoperta Processing Key presente sui dischi Blu-ray e HD DVD.

Al contrario delle volume key individuate da muslix (di cui ora esiste un repository costantemente aggiornato a questo indirizzo), la processing key costituirebbe una sorta di apri-serratura universale, capace di decodificare tutti i supporti hi-def finora commercializzati. Una chiave unica, pochi bit di informazione per mandare gambe all'aria algoritmi e standard industriali costati anni di lavoro e impegno alla sempre velleitaria industria dei contenuti.

Anche in questo caso, scoprire la chiave-grimaldello ha comportato l'analisi dei dump di memoria con un player software hi-def in esecuzione: arnezami dice di non voler citare il nome specifico del software usato, per evitare di fornire scuse di cause legali al consorzio AACS, ma è oramai chiaro che, come già muslix64 ha fatto notare, pare sia questo l'anello debole dell'attuale catena di DRM abbarbicata ai contenuti in alta definizione.

AACS, per la gioia della puntigliosa industria, risulta a tutt'oggi inviolato: anche la processing key si limita ad implementare lo schema di cifratura in maniera diversa, consentendo nel contempo il backup del disco. E, al contrario delle volume key, le processing key pare siano più facili da revocare per i produttori. Il mezzo più efficace per il ripping di HD DVD e Blu-ray rimane dunque quello dei tool software di muslix64, anche se il nuovo hack dimostra sempre più il fallimento perdurante delle tecnologie anticopia.

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