È quasi leggendaria la predilezione di Redmond per i nomi in codice affibbiati ai suoi prodotti di punta: da Windows Janus (3.1) in poi passando per lo storico Chicago (Windows 95, all'epoca conosciuto anche come Windows 4.0), gli ingegneri del software della casa si sono letteralmente sbizzarriti nell'inventare nomignoli dal sapore familiare per ogni main release di Windows. Senza dimenticare DirectX, Visual Studio e tanti altri brand (e persino i progetti sperimentali come l'interessante OS Singularity, interamente basato sulla piattaforma di programmazione .NET).
Come ben sanno i visitatori di MegaLab.it, non ha fatto difetto a questa regola aurea nemmeno Longhorn (Vista), il successore di Whistler / Springboard (XP / Service Pack 2) recentemente completato e in attesa di invadere il mercato consumer il 30 gennaio prossimo. Com'è logico che sia, i team di programmazione della società non rimarranno da ora in poi con le mani in mano, anzi: Microsoft ha fatto già sapere il nome in codice del prossimo progetto, Windows Fiji, che andrà ad aggiornare Longhorn / Vista entro il prossimo 2008.
Se ne sta già occupando il team di sviluppo di vNext, il prossimo Windows Media Center integrato in Fiji. In rete si sente parlare di Fiji come del successore di Vista, ma ci sentiamo di escludere a priori questa ipotesi: Fiji si posizionerà tra Vista e la vera main release successiva della famiglia Windows, Vienna. Molto più verosimile ci pare quindi l'ipotesi di un corposo service pack, come all'epoca di Springboard (SP2 per XP), o di una vera e propria second edition come avvenne per il fondamentale Detroit (Windows 95 OSR 2).
Riguardo le funzionalità ben poco si sa al momento di scrivere: le prime notizie parlano di notevoli migliorie nel comparto della configurazione del sistema, che dovrebbe risultare ancora più intuitivo, semplice ed immediato di quanto presenterà a breve Vista. Sperando che i Microsoft man, in questa corsa sfrenata alla ricerca dell'immediatezza a tutti i costi, non decidano di rimuovere fette sostanziali del controllo del sistema agli utenti: recenti episodi dimostrano che a Redmond hanno sviluppato una vera predilezione per questo genere di informatica a nostro avviso davvero poco "personale".
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