I pirati informatici, quelli veri che poco hanno a che fare col Peer-to-Peer, si preparavano a vendere copie contraffatte del nuovo sistemone operativo targato Microsoft. Lo si evince dalla cronaca delle operazioni dei Carabinieri e Guardia di Finanza condotte in due delle più grandi città italiane venerdì scorso, che hanno portato al sequestro di una grande quantità di materiale e a decine di arresti.
Nella prima, i Carabinieri hanno messo sotto sequestro a Napoli un vero e proprio "laboratorio di produzione" di supporti illegali, caratterizzato dalla presenza di 43 masterizzatori usati per le duplicazioni non autorizzate. Due sono state le persone arrestate, e circa 5.000 i dischetti piratati rinvenuti nei locali.
L'altra operazione, stavolta condotta dalla polizia tributaria nella zona di Roma, ha portato al sequestro di decine di migliaia di supporti CD e DVD contenenti materiale illegale di ogni genere: musica, software, opere cinematografiche e soprattutto Windows Vista. I criminali erano già pronti, stando a quanto ha comunicato Guardia di Finanza, a vendere il nuovo Windows sulle bancarelle nel centro della città. Undici le persone denunciate, 5 dei quali di nazionalità italiana.
A quanto se ne sa, le due operazioni non risultano collegate tra di loro, ma impressionano per la dimensione dei traffici sgominati e per il fatto che, nonostante la tanto strombazzata sicurezza delle misure anti-piracy di Microsoft, non molto cambierà, con tutta l'evidenza del caso, nella diffusione di copie pirata di Vista.
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