Il vecchio codice di programma non minaccerà più di far andare in galera i collezionisti di saghe classiche quali Doom e Monkey Island: le ultime eccezioni al Digital Millennium Copyright Act approvate dalla Libreria del Congresso negli States, come segnala Joystiq, tra le altre cose regolarizzano nei fatti la pratica, molto comune tra gli appassionati, di bypassare i meccanismi di protezione DRM integrati nei giochi del bel tempo che fu.
L'unica condizione da rispettare affinché valga l'eccezione è che il software abandonware crackato, quello cioè non più in circolazione sul mercato e privo del supporto dei proprietari dei diritti d'autore, venga utilizzato solo ed esclusivamente a fini di archiviazione, catalogazione e collezione: che a conti fatti è la condizione più comune del retrogamer tipo, aduso a mantenere raccolte di un numero variabile di oldies but goldies tutti rigorosamente sprotetti.
Ben difficilmente si ricorda comunque una causa intentata dai produttori contro gli appassionati retrogamer-collezionisti: al contrario del settore degli audiovisivi, il divertimento interattivo soffre di repentina obsolescenza, e chi gioca ad un titolo degli anni'80 non è generalmente considerato come un pirata ma appunto un semplice amatore del genere. Nulla cambia poi riguardo l'illegalità della redistribuzione di tali prodotti senza l'autorizzazione dei detentori del copyright.
Come previsto dall'ordinamento del DMCA stesso, le attuali eccezioni avranno validità triennale, e saranno sottoposti ad una ulteriore revisione entro novembre 2009.
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