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Alta definizione, HD DVD sempre più vicino alla fine

08/02/2008
- A cura di
Archivio - Il periodo nero del formato di Toshiba si fa nerissimo: tutti lo abbandonano, gli analisti ne decretano la prossima morte e i distributori si rifiutano di continuare a investire su uno standard fallimentare. Ironia della sorte, le vendite dei lettori sembrano riprendersi dopo il colpo mortale di Warner.

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Il pezzo che stai leggendo è stato pubblicato oltre un anno fa. AvvisoLa trattazione seguente è piuttosto datata. Sebbene questo non implichi automaticamente che quanto descritto abbia perso di validità, non è da escludere che la situazione si sia evoluta nel frattempo. Raccomandiamo quantomeno di proseguire la lettura contestualizzando il tutto nel periodo in cui è stato proposto.

HD DVD è oramai in caduta libera: il formato con cui Toshiba e il consorzio omonimo hanno provato a contrastare Blu-ray di Sony e i suoi alleati a Hollywood, contando soprattutto sull'appoggio di Microsoft e dei pochi produttori di contenuti ancora dalla loro parte, continua inesorabilmente a perdere appeal, alleati e possibilità di business (rif. Alta definizione, HD DVD va salvato o stroncato?).

Secondo quanto ha sostenuto in questi giorni la società di analisi Gartner, HD DVD si trova nella fase di agonia che precede la morte. E il taglio ai prezzi dei lettori già messo in atto da Toshiba? Inutile: per l'analista Hiroyuki Shimizu l'azione rappresenta il tipico gesto disperato di un condannato che sa di non poter sopravvivere, e se essa potrà aiutare le vendite nell'immediato futuro, per la fine dell'anno 2008 la guerra dei formati sarà bella che conclusa. E a perdere sarà ovviamente HD DVD.

Se per verificare l'attendibilità dell'analisi di Gartner bisognerà attendere parecchi mesi, il recupero immediato dovuto ai prezzi fortemente competitivi dei lettori stand-alone pare sia già in atto: NPD Group stima in calo le vendite di dispositivi Blu-ray, schizzate al 90% del totale dopo il terremoto provocato dalla decisione di Warner di andare in "blu" e ora erose dal recupero di HD DVD, risalito al 33% dei lettori venduti.

Red_vs_Blu.jpg

Purtroppo per i supporter di HD DVD, questa è l'unica nota positiva in un panorama di cattive notizie e vento contrario: la lenta ma inesorabile fuoriuscita di quasi tutti i grandi studios cinematografici - a eccezione di Paramount e Universal - dal campo dei "rossi" continua a provocare contraccolpi e ulteriori fuoriuscite eccellenti. Anche National Geographic, seguendo le orme della società distributrice dei suoi prodotti audiovisivi (cioè Warner), ha annunciato di voler supportare esclusivamente Blu-ray.

Considerando che l'emittente inglese BBC rimane ora l'unica etichetta distribuita da Warner Bros. a non aver fatto ancora lo switch, è a questo punto facile prevedere un ulteriore annuncio di abbandono dei rossi da parte di quest'ultima. Abbandono che comunque c'è già stato da parte di uno dei grandi distributori inglesi: la catena specializzata Woolworths ha reso nota l'intenzione di interrompere le vendite di dischi HD DVD a partire dal prossimo marzo.

Da quel momento in poi, il formato verrà trattato solo nello store on-line del marchio. Dietro la decisione di Woolworths ci sarebbero considerazioni meramente economiche, considerando che durante il cruciale periodo degli acquisti natalizi i dischi in formato Blu-ray hanno surclassato quelli in HD DVD con un rapporto di 10 a 1. Toshiba ha provato a replicare sottolineando ancora una volta i prezzi modici dei lettori e la predominanza sul mercato dei suddetti con il 60% del totale, ma le stime di vendita fornite da Woolworths a propria giustificazione lasciano davvero ben poco spazio per un appello.

E se non bastasse un mercato sempre più refrattario a investire su HD DVD, una ulteriore mazzata sulle sorti di quest'ultimo arriva da Sonic Solutions, società specializzata nello sviluppo di software di authoring per supporti ottici. Noti prodotti per la creazione di videodischi come Scenarist, dicono da Sonic, saranno d'ora in poi sviluppati esclusivamente per Blu-ray.

La decisione rende di fatto ancora più difficile la creazione di contenuti per i pochi studios impegnati con il campo dei rossi, e rappresenta infine il vero termometro di quanto HD DVD sia prossimo alla conclusione della sua avventura tecnologica e commerciale. Che questo sia un bene o meno per i consumatori, considerando le tante questioni dubbie che Blu-ray porta da sempre con se, è una valutazione ancora tutta da fare.

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